La pianta del gelso (Morus spp) appartiene alla famiglia delle Moracee, ed è di origine asiatica ma da secoli diffusa anche in Europa.
In particolare il Gelso nero (Morus nigra) ha origine dalle regioni sud-occidentali dell’Asia ed era conosciuto e apprezzato per i suoi frutti già in epoca greco-romana.
In Italia il frutto del gelso è molto conosciuto al Sud, in particolare in Sicilia dove è famosa la granita alla mora di gelso che viene servita anche a colazione.
Le specie di gelso sono numerose ma le principali e le più conosciute sono
• Il gelso bianco (Morus alba)
• Il gelso nero (Morus nigra)
• Il gelso rosso (Morus rubra)
Il gelso è una pianta rustica e la sua coltivazione può essere condotta in modo naturale e con metodi previsti dall’agricoltura biologica.
La maturazione dei frutti avviene in modo scalare nei mesi di giugno e luglio e dura circa un mese.
La pianta di gelso è una pianta multifunzionale:
• i frutti possono essere consumati freschi oppure essiccati, o ancora utilizzati per la produzione di confetture e di tanti altri prodotti;
• il fogliame verde oltre essere utilizzato per l’allevamento dei bachi da seta veniva già utilizzato in passato come foraggio per allevamento bovino;
• la pianta di gelso può essere utilizzata per la produzione di biomassa legnosa (cippato) con brevi periodi di coltivazione;
• il legno si presta a lavorazioni artigianali come vasi, botti o oggetti artistici;
• Il gelso è una pianta indicata come utilizzo nel verde urbano o per progetti di recupero ambientale.
I frutti del gelso
(le more del gelso) erano già anticamente apprezzate per il loro gusto particolarmente gradevole e per le molteplici proprietà nutrizionali.
La mora di gelso è un frutto con una storia secolare ma di rinnovato interesse per la sua territorialità, sostenibilità, gusto e proprietà.
Le foglie del gelso sono conosciute da secoli per il suo utilizzo come prezioso e unico alimento per il baco da seta (Bombix mori) che al termine al termine del ciclo vitale produce il prezioso filo di seta.
Il ciclo di vita del baco da seta si svolge attraverso quattro fasi ben distinte:
1) UOVO;
2) LARVA;
3) CRISALIDE;
4) FARFALLA
Il baco da seta nasce da un piccolissimo uovo, appena nato inizia a nutrirsi di foglie di gelso sviluppandosi in 5 età.
Tra un’età e l’altra (da 5 a 7 giorni ciascuna) il baco da seta esegue la muta e cresce notevolmente di dimensioni fino ad arrivare al termine del V età in cui “sale al bosco”.
Qui il baco arrampicandosi su supporti in passato fatti di rami, inizia a produrre il prezioso filo di seta chiudendosi all’interno del suo bozzolo e diventando crisalide.
Il bozzolo è costituito dal filo di seta che può essere lungo fino anche a 1,5 km e in questa fase, in passato, a Racconigi veniva lavorato dai setifici per ottenere preziosi filati.
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